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rmaracchioni

Digital media consumption and fake news as a challenge to lifelong learning - 1 views

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    Nell'articolo di Susanne Shumacher e Barbara Gross si evidenzia come il pensiero critico e l'alfabetizzazione digitale siano competenze chiave nell'era dell'informazione, cruciali per combattere la disinformazione e promuovere un'educazione efficace e duratura. Nello specifico la ricerca pone un forte accento sull'importanza dell'alfabetizzazione digitale come parte integrante dell'apprendimento permanente (lifelong learning): è fondamentale ricordare che l'alfabetizzazione digitale dura per tutta la vita e non si esaurisce in un singolo periodo di formazione. Si parla infatti di un percorso di sviluppo continuo, necessario per affrontare le sfide poste dai cambiamenti rapidi della società e della cultura digitale, che coinvolge gli studenti ma anche e soprattutto gli insegnanti. Le autrici, Susanne Schumacher e Barbara Gross, sono ricercatrici attive nel campo dell'educazione mediale e dell'alfabetizzazione digitale presso l'università di Bolzano. Hanno collaborato in studi e pubblicazioni sul tema dell'educazione civica digitale, in particolare focalizzandosi su come affrontare la disinformazione e le fake news nel contesto educativo. Il loro lavoro si concentra sulla necessità di promuovere l'alfabetizzazione mediale e lo sviluppo di competenze critiche nei giovani, per prepararli a navigare in un ambiente digitale complesso e in continua evoluzione. Barbara Gross è nota per diversi studi sull'educazione multiculturale e il multilinguismo (https://www.tu-chemnitz.de/phil/ipp/jun_prof/professur/inhaber.html.en) e Susanne Shumacher per approfondimenti di natura pedagogica anche sulla formazione degli insegnanti (testo in tedesco ma facilmente traducibile con facili strumenti on line https://mediarep.org/server/api/core/bitstreams/da639d6f-f72f-455e-bf50-f0a536ec8ed8/content).
saradimartino97

Ambienti di apprendimento innovativi - Una panoramica tra ricerca e casi di studio - 1 views

https://www.researchgate.net/profile/Elena-Mosa/publication/301601802_Ambienti_di_apprendimento_innovativi_-_Una_panoramica_tra_ricerca_e_casi_di_studio/links/571bddbd08ae6eb94d0d69ee/Ambienti-di-a...

ambienti di apprendimento innovazione nuovi metodi didattica scuola

started by saradimartino97 on 18 Nov 24 no follow-up yet
a_colucci

Sexually explicit media literacy education: parental perspectives and relevant resources - 1 views

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    Il presente articolo, scritto da Zen, Hendriks e Burns, fornisce una revisione della prospettiva genitoriale sull'educazione sessuale (CSE - Comprehensive Sexuality Education) e sull'educazione alla comprensione dei materiali sessualmente espliciti (SEM - Sexual Explicit Media) in Australia, Canada e Nuova Zelanda. I risultati rivelano un forte sostegno generale per l'implementazione della CSE nelle scuole, sebbene ci sia una disparità evidente nel sostegno all'alfabetizzazione SEM rispetto ad altri temi all'interno della CSE; in effetti, argomenti specifici legati ai SEM, come le abilità di alfabetizzazione mediatica e l'influenza dei SEM, hanno ricevuto un sostegno inferiore. In Nuova Zelanda, sono stati rilevati due principali orientamenti riguardo all'alfabetizzazione sulla pornografia: un approccio pragmatico che la considera essenziale nell'attuale panorama mediale, e un approccio orientato alla minimizzazione del danno che enfatizza i suoi impatti negativi. Questo evidenzia una divergenza nelle attitudini dei genitori su come i SEM dovrebbero essere affrontati nei contesti educativi. La revisione discute anche i livelli di comfort dei genitori nel coinvolgere i propri figli in conversazioni sui SEM: se molti genitori hanno espresso una preferenza per un dialogo aperto, spesso esitano a iniziare queste discussioni, citando disagio e mancanza di risorse per guidare le conversazioni. Inoltre, la revisione evidenzia che le risorse educative esistenti per i genitori sono variegate e spesso mancano di una valutazione precisa, il che solleva dubbi sull'efficacia e sulla credibilità di esse. Si sottolinea quindi la necessità di ulteriori ricerche sullo sviluppo di risorse che si allineino sia con i valori genitoriali, sia con gli obiettivi educativi secondo un approccio collaborativo che coinvolga genitori e figure professionali, per promuovere un'alfabetizzazione SEM che sia efficace e sensibile alle preoccupazioni delle famiglie.
paulinelajet

Partecipazione alla vita pubblica e Nuovi Media - 0 views

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    L'articolo pubblicato nel 2016 è proposto da due docenti universitarie italiane, che tentano d'indagare in quale modo i nuovi media, in particolare Internet e i Social Network, s'introducono e influenzano la partecipazione dei cittadini rispetto alla vita civica e politica. Tramite contributi teorici ed empirici l'articolo evidenzia sia i vantaggi significativi, che le sfide, fornendo una visione sia sulle potenzialità e le limitazioni che emergono in questi contesti. Personalmente l'ho trovato interessante in quanto vengono affrontate dinamiche interne, che a mio avviso si possono ben adattare e ampliare a diversi ambiti rispetto l'utilizzo dei media, ma anche della vita quotidiana, essendoci una grande influenza sociologica e di psicologia sociale. Viene proposta un'analisi di temi importanti di cui: la partecipazione collettiva, il senso di auto-efficacia, l'accessibilità alle informazioni, la mobilitazione e attivismo, suscitando il dialogo e discussioni bidirezionali. Viceversa, la messa in guardia rispetto alla diffusione della disinformazione, la polarizzazione delle opinioni, l'anonimato, la percezione d'ingiustizia, la personalizzazione dei contenuti e la superficialità del dibattito pubblico. Viene, inoltre, ribadita l'importanza di una buona educazione civica e media literacy per salvaguardare i cittadini ad una navigazione responsabile, efficiente, efficace e sicura.
angelamediaedu

Revisione studi sulla relazione social media, bambini- adolescenti, depressione, cyberb... - 1 views

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    L'articolo Pubblicato da Cambridge University Press per conto del Royal College of Psychiatrists  nel 2023 tratta la revisione di diversi studi (trasversali ed alcuni longitudinali) attuati per indagare la relazione tra l'utilizzo dei social media da parte di bambini adolescenti giovani adulti e lo sviluppo di fenomeni come psicopatologia, depressione, ansia, disturbi comportamentali, cyberbullismo, sexting eccetera. Parte dalla considerazione che i social media e le tecnologie in genere stiano rimodellando la comunicazione e la salute e con l'obiettivo di aiutare i fornitori ad educare i pazienti adolescenti giovani adulti e le famiglie su come interagire con i social media. Gli autori: Donald M. Hilty[, Dorothy Stubbe, Alastair J. McKean, Pamela E. Hoffman, Isheeta Zalpuri,Myo T. Myint, Shashank V. Joshi, Murat Pakyureke, Su-Ting T. Li    ,con questa ricerca, si sono posti i seguenti obiettivi: individuare le correlazione tra uso social media dei giovani e gli effetti positivi /negativi rispetto depressione ansia Promuovere sfide cliniche rispetto ai fenomeni di sexting suicidio e cyberbullismo individuare la relazione tra media comportamento e benessere in termini di salute Sottolineare gli studi finora condotti, gli studi potenziali da condurre, i potenziali ambiti non trattati, i nuovi sviluppi nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per individuare prevenire rischi di suicidio Questi studi, hanno considerato quattro fasce di età: utilizzo dei social media dipenderebbe da come vengono utilizzati i media e dal tempo di fruizione attuato. 
albertisabry

Vero amore o emotional business - 4 views

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    Questo post, pubblicato dalla Morando, una tra le maggiori aziende italiane produttrici di cibo per animali, ci comunica un messaggio forte.. Acquistare i loro prodotti è "Il modo migliore di amarli". Sorge dunque spontanea una riflessione... Indubbiamente l'amore per gli animali si declina in tanti modi, non ultimo, nel modo in cui ci prendiamo cura di loro. L'azienda sfrutta la leva emotiva di chi li ama e li tratta a tutti gli effetti come membri della famiglia, volendo garantire a queste creature il meglio. E, l'espressione del micio, palesemente alla ricerca di coccole e tenerezza, mal si sposerebbe con un "no".. Questo è un esempio molto chiaro di come i nuovi media riescano a colpire le nostre diverse sensibilità ed in modi differenti (non sarebbe lo stesso per chi odia i gatti o per chi pensa basti solo dar loro del cibo pur amandoli). Guardando poi la qualità dei prodotti dell'azienda produttrice (fonte: Altroconsumo: https://www.altroconsumo.it/alimentazione/cibo-per-gatti/comparatore?int_campaign=PSBAN0I&int_content=none&int_medium=PRDSHUBL&int_source=PRDS&int_term=none&currentPage=2) Morando non è presente tra le prime 20 aziende. E' quindi vero amore?? dobbiamo sempre chiederci cosa sta dietro ad un simile messaggio, per quanto indiretto.. e valutare quanto l'impatto emotivo dello stesso ci possa spingere all'acquisto di un prodotto che forse, tanto bene, a loro non fa...
markultra

Chiarificazione ed approfondimenti al post precedente - 5 views

www.youtube.com/ [url=https://www.youtube.com/]www.youtube.com/"[/url]

isabellapav

"The Critical Effect: Exploring the Influence of Critical Media Literacy Pedagogy on Co... - 1 views

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    Il titolo dell'articolo è "A Local Lens on Global Media Literacy: Teaching Media and the Arab World" scritto da Katharina Schmoll del 2021. Lo studio delinea l'impatto dell'educazione critica alla media literacy sul comportamento e sulle opinioni degli studenti universitari relativamente ai social media. In particolare, l'autrice indaga un approccio locale e contestuale alla media literacy insegnato globalmente, usando l'area del mondo arabo come esempio. L'autrice afferma che un'analisi efficace alla media literacy globale deve tenere conto anche delle caratteristiche locali, in particolar modo i sistemi di potere e le culture comunicative della regione araba. Questo aspetto è particolarmente importante per fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare criticamente del materiale estraneo alla propria cultura. Schmoll suggerisce anche che le istituzioni educative occidentali possono svolgere un ruolo importante nell'appoggiare questa pratica, specialmente perché riescono a raggiungere i giovani "nati digitali" che entrano in contatto con i media globali.
albertisabry

Media Education: istruzioni per l'uso – Il Polo Positivo - 5 views

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    L'immagine che troviamo in questo link, che promuove l'attività del CREMIT, ossia il "Centro di Ricerca sull'educazione ai Media, all'Innovazione e alla Tecnologia", è particolarmente significativa in quanto richiama, nella nostra mente, due concetti: il primo, quello di "Scaffolding", ossia quel processo o strategia educativa attraverso il quale l'insegnante o il mentor non trasmettono passivamente le loro conoscenze al discente, come accadeva in passato, quando il paradigma educativo dominante era quello comportamentista. Al contrario, il discente diviene parte attiva e costruttore della propria conoscenza e del suo sapere; l'insegnante quindi supporta, come un'impalcatura, questo processo, favorendolo. Ricordiamo, in letteratura, i contributi a tal proposito di Piaget, Bruner e Vygotskij. L'altro concetto è quello della cultura partecipativa, che sviluppa in chi ve ne fa parte, tutta una serie di competenze e capacità che saranno delle life skills, sempre più richieste nei lavoratori del domani. Apprendere in questi ambienti, che vengono definiti da Gee, dei veri e propri "spazi di affinità", porta i ragazzi ad apprendere più semplicemente e rapidamente, sentendosi inseriti in un gruppo di pari, dove l'affiliazione è molto forte così come lo sforzo comune per bypassare le difficoltà, dove sanno di poter contare su un "mentor", ossia qualcuno che avrà delle competenze superiori alle loro, che contribuirà quindi ad accrescere il loro sapere; sapere che verrà poi condiviso col gruppo, generando intelligenza, prima collettiva poi connettiva, (vedi De Kerchove). Il sapere non resta quindi rinchiuso nella mente del singolo, ma, condiviso, diventa fonte per l'accrescimento della conoscenza di tutti, rendendoci in grado di costruire, grazie al network, giorno dopo giorno, il nostro sapere. Network che si proietta anche a livello cognitivo: l'apprendimento non è quindi "puntiforme", dove i concetti sono isolati e sconnessi, ma diventa una rete.
astrobaldo

Una mia utopia - 6 views

Mi piacerebbe collegare la metafora biologica dell'interazione degli organi dell'organismo con le mappe ed un puzzle finale della conoscenza.Io ho avuto modo di studiare psicologia ma mi sono doman...

started by astrobaldo on 17 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Considerazioni sulle mappe - 2 views

Trovo utile oltre ai connettori nelle mappe mentali che ricalcano l'apprendimento significativo utilizzare una doppia codifica per la memorizzazione:una verbale ed un altra iconica.

started by astrobaldo on 15 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Considerazioni sulle universita' nelle modalita' di apprendimento diverse. - 5 views

Considero l'universita' di uninettuno nella modalita' di esame unita all'apprendimento significativo di Novak poiche' nei test di esame ci sono tre sole doamde aperte cio' induce a ricordare i coll...

started by astrobaldo on 15 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

ARTICOLO DALLE MAPPE CONCETTUALI ALLO SPAZIO DIGITALE - 7 views

In sintesi si parla del problema delle mappe concettuali il concetto di conoscenza e della rappresentazione.Si parla di rappresentazione di etichetta di segni.I segni come affermava Saussurre affer...

started by astrobaldo on 12 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Continuazione dal post precedente - 3 views

Quindi mai come nei momenti della pandemia abbiamo avuto il beneficio di condividere uno spazio multidimensionale dei new media.Di aver avuto la possibilita' del coonnesionismo una sorta di retico...

started by astrobaldo on 12 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

I media ai tempi della pandemia - 11 views

Dovendo stabilire i rischi ed i benefici delle informazioni dei media mi è sembrato opportuno paragonarlo ai tempi della pandemia da covid.La domanda che sorge spontanea e' se i media hanno dato in...

started by astrobaldo on 09 Oct 24 no follow-up yet
vbattaglia2

Effetti dell'educazione audio-visiva sui pazienti oncologici - 4 views

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    Nel 2020, sono stati diagnosticati circa 2,3 milioni di nuovi casi di cancro al seno, in parte a causa di barriere all'accesso a cure tempestive e di qualità. Questo studio analizza l'efficacia degli interventi audiovisivi nella formazione e supporto ai pazienti oncologici, evidenziando come le tecnologie digitali e i dispositivi indossabili possano migliorare il monitoraggio e l'educazione sui trattamenti. Diverse campagne di salute pubblica hanno sfruttato i social media per promuovere la diagnosi precoce, aumentare la consapevolezza sui sintomi ed incoraggiare la ricerca di aiuto. Analizzando quattordici studi approvati dal Comitato Etico dell'Università Ahmad Dahlan, i risultati mostrano che gli interventi audiovisivi tramite piattaforme digitali possono migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici. I contenuti educativi si suddividono in quattro categorie: conoscenze sul cancro al seno, problemi psicologici, linee guida per l'esercizio e consulenza. Nei paesi sviluppati, sono stati implementati metodi di screening per prevenire diagnosi tardive. Tuttavia, in paesi a basso reddito, barriere come il disagio tecnologico, l'accesso limitato ad Internet e la scarsa alfabetizzazione ostacolano l'uso di queste piattaforme. Lo studio sottolinea l'importanza di linee guida per interventi educativi digitali per aumentarne l'efficacia e di migliorare l'infrastruttura di telecomunicazione e le competenze degli operatori sanitari per ottimizzare i servizi sanitari.
luanapas

Utilizzo dei videogiochi come terapia nei disturbi psicopatologici e del neurosviluppo - 4 views

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    L'articolo pubblicato nel 2023 dalla tesista J.Taglia, affronta il tema dell'utilizzo di dispositivi, nel dettaglio; videogiochi, non solo come mezzo di comunicazione, ma anche in qualità di strumento terapeutico .Il loro impiego in psicoterapia è sempre più comune poiché permette di sfruttare il loro potenziale per affrontare disturbi psicopatologici e relativi al neurosviluppo. Alcuni videogiochi vengono, infatti progettati relativamente allo scopo che viene loro attribuito; se hanno lo scopo di aiutare i pazienti depressi, saranno costituiti da narrative coinvolgenti con personaggi empatici, se invece sono mirati a ridurre lo stress, sono basati su giochi rilassanti. Per quanto riguarda i disturbi relativi al neurosviluppo, i videogiochi saranno progettati in modo tale da riuscire a catturare l'attenzione e migliorare la concentrazione dei bambini con ADHD. I multiplayer online invece consentono di migliorare le abilità cognitive. E' fondamentale che l'utilizzo di videogiochi in psicoterapia avvenga sotto la supervisione di professionisti al fine di massimizzare i benefici e non rischiare l'insorgere di una dipendenza.
crossoni

Interventi di cittadinanza digitale. - 4 views

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    In questo articolo, Giuseppe Filippo Dettori, dopo una breve introduzione dove analizza gli obiettivi del PNRR in Italia e spiega brevemente cosa si intende per Media Education, porta all'attenzione una ricerca effettuata su 150 corsisti del corso di specializzazione per il sostegno, svoltosi presso l'Università degli Studi di Sassari nell'A.A. 2019/20. Le domande di ricerca vertono sull'importanza che danno i docenti all'utilizzo delle tecnologie nella didattica, sui punti di forza e le criticità nell'utilizzo di tali tecnologie, e quanto sono conosciuti e utilizzati gli specifici applicativi per favorire l'apprendimento degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Le metodologie utilizzate sono state l'analisi con matrice SWOT e il focus group, i cui contenuti emersi sono stati analizzati tramite il software Atlas.ti. I risultati evidenziano una scarsa capacità dei docenti di offrire, grazie alle TIC, strumenti compensativi utili agli studenti con BES, la diffidenza dei docenti rispetto alle tecnologie e alla rete. In conclusione le TIC rappresentano un'importante risorsa per una didattica, ma è necessario, in primis, investire nella formazione dei docenti, coinvolgendoli in esperienze dirette di sperimentazione.
irenezara

Una revisione narrativa della letteratura a supporto della comprensione critica e dell'... - 3 views

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    In questo articolo del 2022, Francesca Crudele e Juliana Raffaghelli, analizzano, attraverso lo "snowball sampling", la necessità di creare strumenti a sostegno delle competenze argomentative e del pensiero critico, adattati ai contesti della nuova società post-digitale. Nel contesto attuale, è fondamentale un coinvolgimento attivo e critico con la società, ma non sempre siamo in grado di elaborare le informazioni disponibili e riflettere adeguatamente. Questo è particolarmente evidente con l'avvento dei new media, che hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare. Sebbene l'accesso e la diffusione delle informazioni siano diventati più semplici, serve una nuova "alfabetizzazione" per utilizzare i media in maniera critica. Tuttavia, le attuali strategie didattiche rimangono legate a informazioni statiche. Con l'emergere di contesti dinamici, l'educazione deve essere ripensata attraverso approcci innovativi, come l'uso di mappe argomentative adattate a dei testi dinamici. A partire da queste riflessioni, una revisione narrativa della letteratura ha evidenziato quattro concetti chiave: a) la logica argomentativa, dal parlato allo scritto; b) le mappe argomentative come supporto al pensiero critico; c) l'evoluzione del testo argomentativo, da analogico a multimodale; d) new media e alfabetizzazione digitale. Questa analisi ha contribuito a definire una cornice epistemologica per future ricerche, inclusa quella dottorale al centro dello studio. I risultati evidenziano l'importanza dell'argomentazione nella società post-digitale e suggeriscono un'indagine empirica sull'utilizzo delle mappe argomentative per promuovere la digital literacy.
mimmo62

RAPPRESENTARE LA REALTA' - 4 views

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    Michele Aglieri e Silvia Aprigliano, in un articolo pubblicato nel 2019 su "MEDIA EDUCATION - Studi, ricerche, buone pratiche", descrivono una sperimentazione accademica sulla "Pedagogia della parola" che ha avuto come riferimento culturale il Teatro dell'Oppresso, introdotto in Brasile da Augusto Boal nella seconda metà degli anni 60 del secolo scorso, durante il regime dittatoriale, e successivamente diffusosi in tutto il mondo. La formula popolare del Teatro dell'Oppresso ha consentito di sperimentare una modalità scenica in cui si destruttura e ristruttura la realtà con il fine ultimo di rappresentare la verità. In essa si realizza una rivoluzione estetica, si abbatte la cd "quarta parete" e attori e spettatori si fondono in unico soggetto con cambi di contenuto e trama. Tale formula sperimentale è stata mutuata in un insegnamento di Media Education, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante il triennio accademico 2016-2019. In tal modo docenti e discenti hanno sperimentato un nuovo modello pedagogico, rivolto in particolare al linguaggio scritto (Teatro Giornale), teso a destrutturare e ricostruire criticamente l'informazione, "contro le nuove oppressioni" e i Gate Keeper, al fine di educare ad un uso utile dei media e di facilitare l'assunzione di nuovi ruoli docente/discente, non più legati a modelli di trasmissione di informazioni ma a modelli di costruzione partecipata, condivisa e facilitata dell'informazione, più aderente alla realtà, in un processo continuo di democratizzazione dell'accesso.
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