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rosalinda82

COMUNICAZIONE CROSSMEDIALE E COMUNICAZIONE TRANSMEDIALE - soundPR - 0 views

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    Lo storytellig è un nuovo modo di approcciarsi al pubblico, per cercare di diversificare le modalità di raccontare un evento, una storia, un film, un libro, in generale qualcosa che si ha la necessità di far conoscere. La comunicazione crossmediale fa si' che la "storia" venga resa all'uditore su canali diversi, analogici o digitali. La comunicazione transmediale fa si che si creino del contenuti coinvogenti per lo spettatore, ad esempio l'uso di un'app per giocare, completare o partecipare al topic proposto. Sfrutta il principio di performance di Jenkins: le personevanno coinvolte.
eleonorabottari

Le controversie del rapporto dell'educazione con i nuovi media - 3 views

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    Questo testo si concentra sul rapporto tra educazione e nuovi media e fa comprendere che è stato controverso fin dall'antichità. Lo mostra , ad esempio, attraverso l'iniziale citazione di Platone in una lettera per Socrate. Quest'ultima parla dei motivi per cui l'apprendimento attraverso i media possa essere fuorviante e poco efficace, in quanto si concentra troppo sulle forme superficiali piuttosto che sulle forme reali che rivolgono lo sguardo alla mente e che stimolano dunque l'intuizione. Un altro punto focale su cui si concentra questo testo è che è cambiata la nostra antropologia i cui nuovi tratti caratterizzanti sono: la realtà virtuale in cui il rischio è quello di non distinguere più la realtà fittizia dei media da quella reale; identità e spersonalizzazione per cui si ha un io più estroverso che comunica le sue questioni più intime a tutti, ma che poi rischia di non sapersi relazionare in presenza; superficie-profondità per cui l'educatore teme che l'uomo nuovo sia rapido ad apprendere ma superficiale. Da questi due passaggi si potrebbe dedurre che l'unica possibilità per l'educazione sia di umanizzare media e i processi individuali e sociali. Secondo la dottoressa Wolf ciò che è importante per l'apprendimento del bambino è quello di far coesistere le due "lingue" assieme ovvero ciò che ha a che fare con la cultura del libro e ciò che ha a che fare con la cultura del computer. Anche lo studioso Silverstone dà un suo parere a riguardo e conia il termine mediapolis che descrive la società attuale in cui i media ricoprono un ingrediente quotidiano e non si ha più una scelta di integrazione nelle proprie vite. Questa analisi mira a far comprendere il lato un po' più controverso dei media e del rapporto che essi hanno con l'educazione, ma al tempo stesso come essi possano convivere all'interno della società di oggi.
ale_c97

Innovazione, apprendere in modo attivo con le tecnologie - 2 views

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    L'articolo esplora come le tecnologie possano favorire un apprendimento attivo, coinvolgente e orientato alla costruzione di competenze concrete. Partendo da esperienze innovative come l'uso di applicazioni per lo studio della fisica attraverso simulazioni e modelli virtuali, si evidenzia il potenziale dei nuovi media nel rendere l'apprendimento più dinamico e significativo. Un punto interessante dell'articolo è il legame tra l'utilizzo delle tecnologie e l'approccio attivo alla conoscenza, che supera il modello tradizionale e passivo della lezione frontale. L'apprendimento attivo, infatti, permette di consolidare le conoscenze teoriche tramite esperienze pratiche che stimolano i sensi e coinvolgono direttamente lo studente. Estendere questo approccio oltre le discipline scientifiche potrebbe rivoluzionare l'intero sistema educativo. Per esempio, immagino l'utilizzo di applicazioni e simulatori immersivi che consentano agli studenti di discipline come storia o letteratura di "vivere" le epoche studiate attraverso ambienti virtuali, o agli studenti nell'abito del diritto di partecipare a processi simulati. In un contesto più pratico, queste tecnologie potrebbero essere sviluppate per creare una sorta di "alternanza scuola-lavoro virtuale" che venga valutata esattamente come un test o una interrogazione. Questi strumenti consentirebbero agli studenti di sviluppare un pensiero critico, poiché li costringerebbero a prendere decisioni e valutarne le conseguenze in un ambiente protetto, inoltre prepara i giovani al mondo del lavoro. Questo richiede formazione per gli insegnanti, progettazione pedagogica che tenga conto delle reali esigenze formative e la alla creazione di applicazioni interattive ad hoc che permetterebbero agli studenti di simulare mansioni specifiche dei loro futuri ambiti lavorativi.
steleti2002

(PDF) Comunicazione ed educazione nell'era dei nuovi media | david kraner - Academia.edu - 2 views

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    L'articolo pone l'accento sul dilemma degli insegnanti di utilizzare o meno i media digitali. La comunicazione didattica richiede una certa padronanza di utilizzo di questi media: da una parte abbiamo gli insegnanti che a volte sono impreparati e a disagio, dall'altra gli studenti che sono sempre connessi con i social network ma sempre più distratti e con meno capacità di concentrazione. Da qui nasce il quesito: le applicazioni, le nuove tecnologie possono essere un supporto che aiuta o un ostacolo che ha deformato i nostri cervelli e comportamenti? Si parla di quarta ondata della comunicazione, ovvero Internet, preceduta dalla scrittura, la stampa, l'editoria, la radio e la televisione che inevitabilmente hanno influenzato la cultura e la società. Ognuno di questi strumenti ha cambiato anche i modelli di apprendimento però il problema è sempre all'inizio, perché non si conoscono le esperienze pregresse né tanto meno gli effetti negativi. La responsabilità di un educatore è il continuo aggiornamento dei contesti nei quali i ragazzi oggi vivono, e produrre dei contenuti, programmi e metodologie utilizzando le nuove tecnologie.
rmaracchioni

Digital media consumption and fake news as a challenge to lifelong learning - 2 views

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    Nell'articolo di Susanne Shumacher e Barbara Gross si evidenzia come il pensiero critico e l'alfabetizzazione digitale siano competenze chiave nell'era dell'informazione, cruciali per combattere la disinformazione e promuovere un'educazione efficace e duratura. Nello specifico la ricerca pone un forte accento sull'importanza dell'alfabetizzazione digitale come parte integrante dell'apprendimento permanente (lifelong learning): è fondamentale ricordare che l'alfabetizzazione digitale dura per tutta la vita e non si esaurisce in un singolo periodo di formazione. Si parla infatti di un percorso di sviluppo continuo, necessario per affrontare le sfide poste dai cambiamenti rapidi della società e della cultura digitale, che coinvolge gli studenti ma anche e soprattutto gli insegnanti. Le autrici, Susanne Schumacher e Barbara Gross, sono ricercatrici attive nel campo dell'educazione mediale e dell'alfabetizzazione digitale presso l'università di Bolzano. Hanno collaborato in studi e pubblicazioni sul tema dell'educazione civica digitale, in particolare focalizzandosi su come affrontare la disinformazione e le fake news nel contesto educativo. Il loro lavoro si concentra sulla necessità di promuovere l'alfabetizzazione mediale e lo sviluppo di competenze critiche nei giovani, per prepararli a navigare in un ambiente digitale complesso e in continua evoluzione. Barbara Gross è nota per diversi studi sull'educazione multiculturale e il multilinguismo (https://www.tu-chemnitz.de/phil/ipp/jun_prof/professur/inhaber.html.en) e Susanne Shumacher per approfondimenti di natura pedagogica anche sulla formazione degli insegnanti (testo in tedesco ma facilmente traducibile con facili strumenti on line https://mediarep.org/server/api/core/bitstreams/da639d6f-f72f-455e-bf50-f0a536ec8ed8/content).
saradimartino97

Ambienti di apprendimento innovativi - Una panoramica tra ricerca e casi di studio - 3 views

https://www.researchgate.net/profile/Elena-Mosa/publication/301601802_Ambienti_di_apprendimento_innovativi_-_Una_panoramica_tra_ricerca_e_casi_di_studio/links/571bddbd08ae6eb94d0d69ee/Ambienti-di-a...

ambienti di apprendimento innovazione nuovi metodi didattica scuola

started by saradimartino97 on 18 Nov 24 no follow-up yet
a_colucci

Sexually explicit media literacy education: parental perspectives and relevant resources - 3 views

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    Il presente articolo, scritto da Zen, Hendriks e Burns, fornisce una revisione della prospettiva genitoriale sull'educazione sessuale (CSE - Comprehensive Sexuality Education) e sull'educazione alla comprensione dei materiali sessualmente espliciti (SEM - Sexual Explicit Media) in Australia, Canada e Nuova Zelanda. I risultati rivelano un forte sostegno generale per l'implementazione della CSE nelle scuole, sebbene ci sia una disparità evidente nel sostegno all'alfabetizzazione SEM rispetto ad altri temi all'interno della CSE; in effetti, argomenti specifici legati ai SEM, come le abilità di alfabetizzazione mediatica e l'influenza dei SEM, hanno ricevuto un sostegno inferiore. In Nuova Zelanda, sono stati rilevati due principali orientamenti riguardo all'alfabetizzazione sulla pornografia: un approccio pragmatico che la considera essenziale nell'attuale panorama mediale, e un approccio orientato alla minimizzazione del danno che enfatizza i suoi impatti negativi. Questo evidenzia una divergenza nelle attitudini dei genitori su come i SEM dovrebbero essere affrontati nei contesti educativi. La revisione discute anche i livelli di comfort dei genitori nel coinvolgere i propri figli in conversazioni sui SEM: se molti genitori hanno espresso una preferenza per un dialogo aperto, spesso esitano a iniziare queste discussioni, citando disagio e mancanza di risorse per guidare le conversazioni. Inoltre, la revisione evidenzia che le risorse educative esistenti per i genitori sono variegate e spesso mancano di una valutazione precisa, il che solleva dubbi sull'efficacia e sulla credibilità di esse. Si sottolinea quindi la necessità di ulteriori ricerche sullo sviluppo di risorse che si allineino sia con i valori genitoriali, sia con gli obiettivi educativi secondo un approccio collaborativo che coinvolga genitori e figure professionali, per promuovere un'alfabetizzazione SEM che sia efficace e sensibile alle preoccupazioni delle famiglie.
paulinelajet

Partecipazione alla vita pubblica e Nuovi Media - 1 views

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    L'articolo pubblicato nel 2016 è proposto da due docenti universitarie italiane, che tentano d'indagare in quale modo i nuovi media, in particolare Internet e i Social Network, s'introducono e influenzano la partecipazione dei cittadini rispetto alla vita civica e politica. Tramite contributi teorici ed empirici l'articolo evidenzia sia i vantaggi significativi, che le sfide, fornendo una visione sia sulle potenzialità e le limitazioni che emergono in questi contesti. Personalmente l'ho trovato interessante in quanto vengono affrontate dinamiche interne, che a mio avviso si possono ben adattare e ampliare a diversi ambiti rispetto l'utilizzo dei media, ma anche della vita quotidiana, essendoci una grande influenza sociologica e di psicologia sociale. Viene proposta un'analisi di temi importanti di cui: la partecipazione collettiva, il senso di auto-efficacia, l'accessibilità alle informazioni, la mobilitazione e attivismo, suscitando il dialogo e discussioni bidirezionali. Viceversa, la messa in guardia rispetto alla diffusione della disinformazione, la polarizzazione delle opinioni, l'anonimato, la percezione d'ingiustizia, la personalizzazione dei contenuti e la superficialità del dibattito pubblico. Viene, inoltre, ribadita l'importanza di una buona educazione civica e media literacy per salvaguardare i cittadini ad una navigazione responsabile, efficiente, efficace e sicura.
angelamediaedu

Revisione studi sulla relazione social media, bambini- adolescenti, depressione, cyberb... - 2 views

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    L'articolo Pubblicato da Cambridge University Press per conto del Royal College of Psychiatrists  nel 2023 tratta la revisione di diversi studi (trasversali ed alcuni longitudinali) attuati per indagare la relazione tra l'utilizzo dei social media da parte di bambini adolescenti giovani adulti e lo sviluppo di fenomeni come psicopatologia, depressione, ansia, disturbi comportamentali, cyberbullismo, sexting eccetera. Parte dalla considerazione che i social media e le tecnologie in genere stiano rimodellando la comunicazione e la salute e con l'obiettivo di aiutare i fornitori ad educare i pazienti adolescenti giovani adulti e le famiglie su come interagire con i social media. Gli autori: Donald M. Hilty[, Dorothy Stubbe, Alastair J. McKean, Pamela E. Hoffman, Isheeta Zalpuri,Myo T. Myint, Shashank V. Joshi, Murat Pakyureke, Su-Ting T. Li    ,con questa ricerca, si sono posti i seguenti obiettivi: individuare le correlazione tra uso social media dei giovani e gli effetti positivi /negativi rispetto depressione ansia Promuovere sfide cliniche rispetto ai fenomeni di sexting suicidio e cyberbullismo individuare la relazione tra media comportamento e benessere in termini di salute Sottolineare gli studi finora condotti, gli studi potenziali da condurre, i potenziali ambiti non trattati, i nuovi sviluppi nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per individuare prevenire rischi di suicidio Questi studi, hanno considerato quattro fasce di età: utilizzo dei social media dipenderebbe da come vengono utilizzati i media e dal tempo di fruizione attuato. 
albertisabry

Vero amore o emotional business - 4 views

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    Questo post, pubblicato dalla Morando, una tra le maggiori aziende italiane produttrici di cibo per animali, ci comunica un messaggio forte.. Acquistare i loro prodotti è "Il modo migliore di amarli". Sorge dunque spontanea una riflessione... Indubbiamente l'amore per gli animali si declina in tanti modi, non ultimo, nel modo in cui ci prendiamo cura di loro. L'azienda sfrutta la leva emotiva di chi li ama e li tratta a tutti gli effetti come membri della famiglia, volendo garantire a queste creature il meglio. E, l'espressione del micio, palesemente alla ricerca di coccole e tenerezza, mal si sposerebbe con un "no".. Questo è un esempio molto chiaro di come i nuovi media riescano a colpire le nostre diverse sensibilità ed in modi differenti (non sarebbe lo stesso per chi odia i gatti o per chi pensa basti solo dar loro del cibo pur amandoli). Guardando poi la qualità dei prodotti dell'azienda produttrice (fonte: Altroconsumo: https://www.altroconsumo.it/alimentazione/cibo-per-gatti/comparatore?int_campaign=PSBAN0I&int_content=none&int_medium=PRDSHUBL&int_source=PRDS&int_term=none&currentPage=2) Morando non è presente tra le prime 20 aziende. E' quindi vero amore?? dobbiamo sempre chiederci cosa sta dietro ad un simile messaggio, per quanto indiretto.. e valutare quanto l'impatto emotivo dello stesso ci possa spingere all'acquisto di un prodotto che forse, tanto bene, a loro non fa...
markultra

Chiarificazione ed approfondimenti al post precedente - 6 views

www.youtube.com/ [url=https://www.youtube.com/]www.youtube.com/"[/url]

isabellapav

"The Critical Effect: Exploring the Influence of Critical Media Literacy Pedagogy on Co... - 1 views

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    Il titolo dell'articolo è "A Local Lens on Global Media Literacy: Teaching Media and the Arab World" scritto da Katharina Schmoll del 2021. Lo studio delinea l'impatto dell'educazione critica alla media literacy sul comportamento e sulle opinioni degli studenti universitari relativamente ai social media. In particolare, l'autrice indaga un approccio locale e contestuale alla media literacy insegnato globalmente, usando l'area del mondo arabo come esempio. L'autrice afferma che un'analisi efficace alla media literacy globale deve tenere conto anche delle caratteristiche locali, in particolar modo i sistemi di potere e le culture comunicative della regione araba. Questo aspetto è particolarmente importante per fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare criticamente del materiale estraneo alla propria cultura. Schmoll suggerisce anche che le istituzioni educative occidentali possono svolgere un ruolo importante nell'appoggiare questa pratica, specialmente perché riescono a raggiungere i giovani "nati digitali" che entrano in contatto con i media globali.
albertisabry

Media Education: istruzioni per l'uso – Il Polo Positivo - 5 views

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    L'immagine che troviamo in questo link, che promuove l'attività del CREMIT, ossia il "Centro di Ricerca sull'educazione ai Media, all'Innovazione e alla Tecnologia", è particolarmente significativa in quanto richiama, nella nostra mente, due concetti: il primo, quello di "Scaffolding", ossia quel processo o strategia educativa attraverso il quale l'insegnante o il mentor non trasmettono passivamente le loro conoscenze al discente, come accadeva in passato, quando il paradigma educativo dominante era quello comportamentista. Al contrario, il discente diviene parte attiva e costruttore della propria conoscenza e del suo sapere; l'insegnante quindi supporta, come un'impalcatura, questo processo, favorendolo. Ricordiamo, in letteratura, i contributi a tal proposito di Piaget, Bruner e Vygotskij. L'altro concetto è quello della cultura partecipativa, che sviluppa in chi ve ne fa parte, tutta una serie di competenze e capacità che saranno delle life skills, sempre più richieste nei lavoratori del domani. Apprendere in questi ambienti, che vengono definiti da Gee, dei veri e propri "spazi di affinità", porta i ragazzi ad apprendere più semplicemente e rapidamente, sentendosi inseriti in un gruppo di pari, dove l'affiliazione è molto forte così come lo sforzo comune per bypassare le difficoltà, dove sanno di poter contare su un "mentor", ossia qualcuno che avrà delle competenze superiori alle loro, che contribuirà quindi ad accrescere il loro sapere; sapere che verrà poi condiviso col gruppo, generando intelligenza, prima collettiva poi connettiva, (vedi De Kerchove). Il sapere non resta quindi rinchiuso nella mente del singolo, ma, condiviso, diventa fonte per l'accrescimento della conoscenza di tutti, rendendoci in grado di costruire, grazie al network, giorno dopo giorno, il nostro sapere. Network che si proietta anche a livello cognitivo: l'apprendimento non è quindi "puntiforme", dove i concetti sono isolati e sconnessi, ma diventa una rete.
astrobaldo

Una mia utopia - 7 views

Mi piacerebbe collegare la metafora biologica dell'interazione degli organi dell'organismo con le mappe ed un puzzle finale della conoscenza.Io ho avuto modo di studiare psicologia ma mi sono doman...

started by astrobaldo on 17 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Considerazioni sulle mappe - 3 views

Trovo utile oltre ai connettori nelle mappe mentali che ricalcano l'apprendimento significativo utilizzare una doppia codifica per la memorizzazione:una verbale ed un altra iconica.

started by astrobaldo on 15 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Considerazioni sulle universita' nelle modalita' di apprendimento diverse. - 6 views

Considero l'universita' di uninettuno nella modalita' di esame unita all'apprendimento significativo di Novak poiche' nei test di esame ci sono tre sole doamde aperte cio' induce a ricordare i coll...

started by astrobaldo on 15 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

ARTICOLO DALLE MAPPE CONCETTUALI ALLO SPAZIO DIGITALE - 8 views

In sintesi si parla del problema delle mappe concettuali il concetto di conoscenza e della rappresentazione.Si parla di rappresentazione di etichetta di segni.I segni come affermava Saussurre affer...

started by astrobaldo on 12 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Continuazione dal post precedente - 3 views

Quindi mai come nei momenti della pandemia abbiamo avuto il beneficio di condividere uno spazio multidimensionale dei new media.Di aver avuto la possibilita' del coonnesionismo una sorta di retico...

started by astrobaldo on 12 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

I media ai tempi della pandemia - 12 views

Dovendo stabilire i rischi ed i benefici delle informazioni dei media mi è sembrato opportuno paragonarlo ai tempi della pandemia da covid.La domanda che sorge spontanea e' se i media hanno dato in...

started by astrobaldo on 09 Oct 24 no follow-up yet
vbattaglia2

Effetti dell'educazione audio-visiva sui pazienti oncologici - 4 views

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    Nel 2020, sono stati diagnosticati circa 2,3 milioni di nuovi casi di cancro al seno, in parte a causa di barriere all'accesso a cure tempestive e di qualità. Questo studio analizza l'efficacia degli interventi audiovisivi nella formazione e supporto ai pazienti oncologici, evidenziando come le tecnologie digitali e i dispositivi indossabili possano migliorare il monitoraggio e l'educazione sui trattamenti. Diverse campagne di salute pubblica hanno sfruttato i social media per promuovere la diagnosi precoce, aumentare la consapevolezza sui sintomi ed incoraggiare la ricerca di aiuto. Analizzando quattordici studi approvati dal Comitato Etico dell'Università Ahmad Dahlan, i risultati mostrano che gli interventi audiovisivi tramite piattaforme digitali possono migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici. I contenuti educativi si suddividono in quattro categorie: conoscenze sul cancro al seno, problemi psicologici, linee guida per l'esercizio e consulenza. Nei paesi sviluppati, sono stati implementati metodi di screening per prevenire diagnosi tardive. Tuttavia, in paesi a basso reddito, barriere come il disagio tecnologico, l'accesso limitato ad Internet e la scarsa alfabetizzazione ostacolano l'uso di queste piattaforme. Lo studio sottolinea l'importanza di linee guida per interventi educativi digitali per aumentarne l'efficacia e di migliorare l'infrastruttura di telecomunicazione e le competenze degli operatori sanitari per ottimizzare i servizi sanitari.
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